Il forte senso di appartenenza e l’amore del Coro del Friuli Venezia Giulia per la sua terra e la montagna friulana, ha portato il direttore Cristiano Dell’Oste in collaborazione con il musicologo Alessio Screm, alla creazione di una rassegna del tutto originale e basata sulla purezza, dove territorio, musica, patrimoni d’arte ed enogastronomia locale, si fondono in una coralità di saperi e averi. È “La lunga notte delle Pievi in Carnia”, un festival itinerante nelle terre di Carnia che mette in comunione le dieci antiche chiese rurali definite principalmente nel sinodo del 1247 dal Patriarca Bertoldo di Andechs. Luoghi, alcuni sorti da fortificazioni di età paleocristiana, in cui anticamente si battezzavano i vivi, si seppellivano i morti e si celebravano le principali funzioni, sacri templi in cui convergono i vissuti di un popolo spirituale tutt’uno con la sua terra.
San Floriano di Illegio, Santa Maria Oltrebut di Tolmezzo, Santo Stefano di Cesclans, San Martino di Verzegnis, Santa Maria Maddalena di Invillino, Santa Maria del Rosario di Forni di Sotto, Santi Ilario e Taziano di Enemonzo, Santa Maria Annunziata di Socchieve, Santa Maria di Gorto di Ovaro, San Pietro di Zuglio. Riconducibili a datazioni che vanno al IV al X secolo, collocate su alture, speroni e colline, lontane dai centri abitati e raggiungibili a piedi attraverso sentieri, le antiche Pievi della Carnia diventano così luogo di incontro e preghiera attraverso la coralità e mensa collettiva in virtù di questa rassegna. Ogni Pieve si armonizza con programmi corali consoni e attentamente ragionati, per appuntamenti d’arte che offrono a seguire degustazioni di pietanze patrimonio dell’arte culinaria carnica che dai frutti della terra porta all’estasi dei sapori. “La lunga notte delle Pievi in Carnia”, secondo un itinerario diviso in tre giornate, dal giorno alla notte, è un pellegrinaggio ideale per gli amanti della musica corale, della montagna, del turismo religioso, della cucina genuina, per un’immersione totalizzante nella rusticitas e negli antichi valori.
I cori ospiti della rassegna coprono tutti gli organici: cori maschili, femminili, misti, ensembles, voci bianche, provenienti dalla regione Friuli Venezia Giulia e dai Paesi confinanti: Slovenia, Austria, con diverse rappresentanze internazionali. Vari ed eterogenei i programmi, dal gregoriano alla musica contemporanea, per esecuzioni sacre dal forte impatto emotivo in ideale intesa con i luoghi che li accolgono, per concerti anticipati da digressioni storico-artistiche di ciascuna Pieve. Similmente le degustazioni, offerte nei prati adiacenti al termine di ogni concerto, si realizzano in sinergia con diversi produttori e ristoratori locali a sostegno alle attività enogastronomiche e ricettive della Carnia. Toccasana di anima e corpo, dal dolce al salato, piatti e bevande della tradizione, come infusi alle erbe, succhi di mele, birra artigianale, salumi e formaggi, cjarsons, gnocchi di spinaci di monte, frittelle di fiori di sambuco, frittate agli asparagi selvatici, crostate e altre prelibatezze preparate con amore da mani esperte.
“La lunga notte delle Pievi in Carnia”, in programma durante la stagione estiva e capace di attrarre un pubblico eterogeneo, appassionato e rispettoso degli ambienti sacri e della natura, si affianca al “Cammino delle Pievi”, un itinerario che si snoda in venti tappe, ognuna della lunghezza media di circa 3 chilometri, con un dislivello totale in salita di 8423 metri. Un tragitto in forma di pellegrinaggio che si svolge tra vecchi e nuovi sentieri in paesaggi incantati. “La lunga notte delle Pievi in Carnia” si compie in intesa con i parroci della Carnia e in collaborazione con il festival Carniarmonie, per un progetto sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, Fondazione Friuli, Uti della Carnia, Camera di Commercio di Udine e la collaborazione di Usci FVG, Cammino delle Pievi in Carnia, ristoratori e produttori locali.